IL GIORNALE DELL’OLTREPO’, MAGGIO 2005 – di Antonella Castellazzi Ferrari
Il Fraschini per le scuole
Lasciatevi Divertire
“Abbiamo fatto un’operazione filologicamente scorretta, con questo Ciclope” – ha esordito il prof. Bruno Civardi, autore e regista della pièce. “Abbiamo trasformato il dramma satiresco di Euripide in una favola, quasi un musical mitologico. Abbiamo preso vari autori, Euripide, Omero, Teocrito, Virgilio, Luciano, Ovidio, Igino, Pascoli, Tennyson; e poi lo stradellino Ugo Magnani, perfino Lucio Dalla … e ne abbiamo fatto un miscuglio che forse offenderà la più rigida burocrazia letteraria e il galateo erudito. Ma quei personaggi volevano vivere, perché sono un po’ come i bambini, vivaci, disobbedienti, pretenziosi e ti chiamano, ti coinvolgono e ti dicono: lasciateci e lasciatevi divertire!”.
“Il Ciclope” realizzato dal Laboratorio Teatrale del Liceo di Broni (scenografie di Gabriella Dapiaggi, coreografie di Nicoletta Vercesi, musiche di Giangiacomo Pinardi, luci e tecnica di Antonio Bernini), è andato in scena al Fraschini mercoledì scorso nell’ambito della seconda rassegna “Scuole in Scena”, realizzata dal teatro pavese e dal Distretto Scolastico. Molto bravi i trenta ragazzi che hanno recitato (Alessandro Gobbo, Filippo Brandolini, Federico Finotti, Luca Calatroni, Claudio Valizia, Nicola Rovati, Simone Meriggi, Oliviero Maggi, Paolo Chiesa, Alessio Repetti, Alessandro Fiamberti, Elisa Boatti, Elisabetta Magnani, Gaia Francone, Emi Frattoni, Margherita Masnata, Giulia Gandini, Alberto Maserati, Emilio Vercesi, Nicolas Marro, Valentina Milanesi, Sara Novarini, Sophia Terrani, Michela Rossi, Chiara Abelli, Alessandra Casiraghi, Alessia Celsi, Chiara Valla, Elisa Covini, Francesca Bernini, Francesca Magistrali); quelli che si sono occupati dell’immagine (Edoardo Castellazzi, Simona Paochi, Giulia Troiano); quelli che hanno prodotto i fondali (Camilla Mura, Marta Scabini, Daniela Panati, Valentina Sanfilippo, Jessica Rizzo) e infine il tecnico Andrea Tisato.
“Scuole in Scena” ha quest’anno in cartellone undici spettacoli, che spaziano dal teatro classico di Sofocle e Euripide a Cecov, dagli artisti di strada ai temi del lager e della pace. E’ un’esperienza da ripetere, perché -per dirla con Antonio Sacchi, Presidente del Fraschini – propone “il teatro come una fabbrica, con il testo pensato e scritto che muta sotto l’incalzare della parola e dei gesti ed è messo a fuoco da quella lente di ingrandimento che è la regia”. “Mettersi in gioco per conoscersi meglio: questa l’opportunità che si vuole offrire ai giovani” – sottolinea la prof.ssa Ornella Colombo, consigliere del Fraschini e referente del progetto di educazione teatrale – far acquisire loro senso critico, piacere della bellezza, gusto estetico, sommando cultura scolastica a sensibilità per l’arte”.