IL GIORNALE DELL’OLTREPO ,10 OTTOBRE 2003 – di Antonella Ferrari
RIPETUTO SUCCESSO PER L’IFIGENIA
Replicato il lavoro teatrale del prof. Bruno Civardi
Successo riconfermato per “Aulide. Ultimi aggiornamenti sul caso Ifigenia”, il lavoro teatrale messo in scena dagli studenti del Liceo Scientifico di Broni. L’opera, liberamente ispirata a Euripide e scritta dal prof. Bruno Civardi, è stata replicata presso il Teatro De Tommasi di Broni e quindi nella Sala “Nerina Brambilla” del Centro Polivalente di Stradella, con il patrocinio degli assessorati alla cultura dei due comuni. Curato nelle musiche dal maestro Cinzio Baldin, nelle coreografie da Nicoletta Vercesi, nelle scenografie da Gabriella Dapiaggi e negli interventi tecnici e di luce da Antonio Bernini, il progetto rientra nel Piano della Offerta Formativa per l’anno scolastico 2002-2003 del Liceo Scientifico ed ha impegnato studenti di varie classi. Il risultato è stata una pièce di ottimo livello, gradevolissima e coinvolgente.
I ragazzi la interpretano con serietà e compostezza, come si addice alla matrice classica e greca in particolare, ma non senza attenzione al ritmo e al suono di un teatro moderno e addirittura mediatico. Il tema, quello del sacrificio di Ifigenia da parte del padre Agamennone per superiori ragioni di stato, viene presentato da un punto di vista sia interno (nel dramma della giovane, che giunge all’autoimmolazione per il bene collettivo) sia esterno, proiettando sullo spettatore il bisogno di uscire dalla logica oppressiva della necessità politica. Alla fine, una sola parola, detta da un bambino, afferma l’obiettivo catartico e universalmente valido della tragedia: pace.
Di grande interesse la chiave di lettura che si avvale di uno Studente narratore e di due Lettori di un immaginario “telegiornale”. Questo scandisce i vari momenti della tragedia, suscitando opportunamente le aspettative del pubblico, sottolineando i passi strutturali, proponendo vari tipi di registri interpretativi. Il gioco delle luci e delle ombre alterna giorno e notte, dramma e speranza. La scenografia elegante riproduce le atmosfere di quella terra di Aulide in cui si muovono i più importanti personaggi della guerra contro Troia e più estesamente della società, achea sì, ma soprattutto universale, in bilico tra i sentimenti individuali e le imprese collettive.
Il tutto è sostenuto dalle musiche, riservate alle parti corali (ma c’è anche una struggente canzone, cantata da Ifigenia). Ben ideati i costumi, raffinata la regia. Un lavoro importante, decisamente pronto per palcoscenici più autorevoli; un prodotto di laboratorio scolastico ben inserito nella didattica interdisciplinare del Liceo: una opportunità per i ragazzi di uscire dagli schemi dello studio individuale per approdare ad una esperienza corale piacevolmente formativa.